DEPRESSIONE

La depressione è uno stato in cui la persona si sente moralmente e fisicamente a terra.
Tutto è difficile, insuperabile. La mattina è il momento più difficile della giornata. 

Ma esistono due tipologie di depressioni: la vera Depressione e la Depressione Reattiva.

Nel primo caso rientrano le persone diagnosticate come sofferenti di depressione maggiore.
Queste vivono distaccate dal mondo, sono spente, profondamente tristi, hanno lo sguardo fisso nel vuoto, per loro l’abbandono a se stessi diventa l’unica risposta. 

Il secondo caso, in cui rientrano la maggioranza delle perone è la depressione reattiva.  
Si chiama così perché la depressione è un effetto che si costruisce per via o di un altro disturbo (fobie, ossessioni, paranoie) che non si riesce a risolvere o per una situazione o cambiamento vissuto che non si riesce a superare o al quale non ci si riesce ad adattarsi (separazione, lutto, pensione, nascita di un figlio).

Cosa fa il depresso?

Il depresso vive le sue giornate senza viverle. Le parole che possono distinguerlo sono rinuncia, delega e vittimismo. La persona depressa smette di fare pretendendo, a volte con rabbia, che qualcuno faccia al suo posto, perché lui è tropo stanco e triste. Delega responsabilità, evita di affrontare diventando sempre meno capace, e continuando a lamentarsi del suo stato di sofferenza. Il circolo vizioso di questa situazione disfunzionale è retta dalla partecipazione delle persone care che, con le migliori intenzioni, continuano a fare e ad assecondare la situazione di vittimismo della persona. 

I Farmaci sono una soluzione?

Dipende dalla gravità della situazione. Anche se potrebbe sembrare strano, le statistiche affermano che sono pochi i casi severi di Depressione Maggiore, in cui, effettivamente, il supporto farmacologico è necessario.

Purtroppo il disturbo della depressione è un concetto molto diffuso nella società, viene spesso nominato e strumentalizzato dalle case farmaceutiche, con l’effetto devastante dell’convincimento delle persone di soffrire di quella patologia. Spesso accade che vengono dati cocktail di antidepressivi per situazioni che non necessitano. Con il risultato che nella vita della persona o non cambia nulla o peggiora.

Ceurare la depressione con la Terapia Breve Strategica

Secondo le ricerche-intervento svolte dal Centro di Terapia Breve Strategica, per poter rendere efficace ed efficiente l’intervento, è importante comprendere la tipologia di depressione che si sta affrontando. Questo passo discriminante permette al terapeuta strategico di individuare la strategia migliore e più calzante per aiutare quella persona. 

Con questo metodo si è valutato cuna riuscita del ben l’82% dei casi.