Gestire la paura da Coronavirus
In che modo posso gestire la paura da Coronavirus?, Quali sono le emozioni che sto provando in questo momento di emergenza?
Cosa mi succede? Cosa posso fare di concreto per stare meglio in questo momento del Coronavirus?
“Dicono che dobbiamo stare a casa, non dobbiamo stare vicini, dobbiamo lavarci le mani, disinfettare tutto, il virus è pericoloso, contagioso mortale x tutti…ma che non dobbiamo impanicarci!!”
In questo momento di emergenze ci sono delle emozioni prevalenti che ognuno di noi indistintamente sta provando alle quali seguono reazioni. Non sappiamo cosa ci accade e non sappiamo cosa fare. In ogni articolo analizzeremo nel dettaglio una emozione.
La prima fra tutte le emozioni che stiamo provando è la Paura.
Perche provo paura???
La paura è una delle emozioni fondamentali per il genere umano. Solo chi riesce a provare paura può spontaneamente mettere in atto quelle azioni di sopravvivenza.
In questo momento di grande confusione siamo bombardati da migliaia di informazioni: amici, conoscenti e soprattutto media e politici. Leggiamo e ascoltiamo messaggi sempre più terrificanti. E la paura aumenta, sconfinando per alcuni (soprattutto anziani) in uno stato di angoscia e sconforto depressivo.
Al punto che riuscire a trovare un equilibrio tra la paura sana (che ci salva) e quella pietrificante esagerata (che ci fa male) è difficile.
Perché ci dicono notizie così angoscianti??
E’ importante sapere che ogni persona è diversa dall’altra ed ognuna ha differenti livelli di percezione di paura. Usando una metafora “c’è chi è capace di spingersi sul cornicione per guardare la profondità del vuoto e prova piacere in questo brivido, e chi non riesce nemmeno ad avvicinarsi ad una finestra chiusa che rimane paralizzato”.
In questo momento di grande emergenza il Governo deve creare una comunicazione efficace ed efficiente per raggiungere le coscienze e la percezione di ogni persona. E quindi sopratutto coloro che, riprendendo la metafora, amano stare su quel cornicione, non percepiscono il rischio. Quindi i divieti aumentano in modo severo. Ovviamente questo “positivamente” colpisce tutti ma terrorizzando ancor di più le persone che non salirebbero nemmeno al primo piano dato l’avviso di pericolo!
Cosa ci provoca questa comunicazione allarmante?
Questo stato di allerta nel quale siamo tutti coinvolti fa attivare una serie di pensieri catastrofici e dubbi che riguardano la salute principalmente (non sopravviveremo; sono stato contagiato dal Coronavirus?; e se ho contagiando qualcuno o metto in pericolo qualcuno?) fino ad arrivare ad argomenti più pratici ed economici (come faccio a mangiare?; se non lavoro come pagherò il mutuo, le bollette, i fornitori ..).
- il battito cardiaco aumenta
- ci sentiamo accaldati, deboli
- possiamo sentirci dei sintomi che ci richiameranno quelli simili ad Coronavirus
- non riusciamo a non pensare al “mostriciattolo” invisibile
In questo turbinio di emozioni, pensieri e sensazioni si potrebbero attivare una serie di azioni:
- Controllo i miei sintomi fisici (come sto? febbre; gola; naso; respiro; ecc)
- Inizio a lavarmi le mani e a pulire tutto (mi sembra di non aver lavato abbastanza, o forse non ho lavato abbastanza bene)
- Evito anche le persone in casa (mi chiudo in quarantene nella mia stanza)
- Cerco su internet e tv informazioni sull’andamento del contagio per rassicurarmi (non c’è nulla di rassicurante!!!)
Purtroppo tutte queste azioni piuttosto che tranquillizzarci ci mettono in uno stato di maggior allarme.
Certo i dubbi arrivano, non c’è cosa che spaventa di più l’uomo di quello che non può vedere (il coronavirus).
Cosa possiamo fare di concreto per gestire la paura attivata dal Coronavirus?
Coronavirus e paura vanno a braccetto in questo momento.
- Ma se siete a casa, e quando uscite per esigenza evitate incontri ravvicinati e rispettate criteri di sicurezza (più di un metro, mascherina, guanti per esterni che buttiamo, lavaggio mani tornati a casa, ecc) state facendo tutto quello che è necessario. Vi state proteggendo e state proteggendo i vostri cari.
- Stoppate la ricerca d’informazione eccessiva riducendola a piccoli e brevi momenti. Sostituite quel tempo con un film, un libro, della musica. Parlate di altro che non sia il Coronavirus.
- I sintomi li avvertite per tutto il giorno o a momenti alteri? Se applicando quello consigliato nei punti 1 e 2 notate che i sintomi non li avvertite sempre, questa sarà una ulteriore dimostrazione che non siete contagiati, ma è la paura che vi fa avvertire i segnali del vostro corpo in modo deformante.
- Ma se, nonostante ciò, avvertite che l’ansia aumenta ogni giorno, creando dei cambiamenti nel rapporto con voi stessi, con gli altri in casa e con il mondo, se siete soli e tutto vi sembra troppo difficile da gestire, non aspettate! Agite subito! Vi accorgerete che non siete soli e che anche questo momento si può superare.
Contattate e chiedete aiuto a professionisti Psicologi Psicoterapeuti, (se già ne avete uno, contattalo) perché vi sapranno aiutare e dare un supporto in questo momento comune di grande emergenza.
La Dott.ssa De Giulio Tiziana sarà a disposizione anche in modalità online garantendo continuità al percorso personale e la massima professionalità come sempre.
La scelta di esserci sempre, attraverso le Terapie 2.0, è stata condivisa e sostenuta anche dall’Ordine degli Psicologi Nazionale e il Centro di Terapia Strategica Breve che da sempre lavorano e si occupano della tutela psicologica del cittadino.
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